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“Us and them” - “noi e loro”: in quale modo in Gran Bretagna la pronuncia è rivelatrice dell’appartenenza a una determinata classe sociale?
“Studiare una lingua significa studiare una cultura”, ripeteva un mio docente all’università. Nel mio percorso di studente questo è stato un insegnamento davvero prezioso. E’ mia convinzione, maturata attraverso l’esperienza personale, che la curiosità di conoscere delle abitudini e una visione del mondo diverse dalla nostra costituisca davvero la base e non un semplice “di più” di un apprendimento efficace di una lingua straniera.
Per quanto sia fondamentale imparare nuovi vocaboli, avere una pronuncia corretta e conoscere i tempi verbali, ecc. non possiamo dimenticare che la lingua e la cultura nella quale essa è parlata sono profondamente interconnesse. Comportamenti, regole, modi di relazionarsi con gli altri, taboo tipici di una cultura derivano da pensieri che vengono tradotti in parole e azioni, le quali a loro volta influenzano la formulazione di nuovi pensieri ed espressioni e così via.
In relazione all’inglese e alla cultura britannica, credo che valga la pena soffermarsi su un aspetto importante, condensato nell’espressione inglese “us and them” – “noi e loro”.
Nella società del Regno Unito esiste una forte componente classista. Premettendo che non è mai giusto fare di tutta l’erba un fascio e che le persone vanno giudicate singolarmente e non in quanto appartenenti a questo o a quel gruppo, è tuttavia vero che in alcuni tra coloro che appartengono alle upper classes – gli strati sociali più elevati – è spesso riscontrabile un atteggiamento paternalistico falsamente buonista, o all’opposto di disprezzo, nei confronti delle lower classes. Allo stesso modo le working classes – altra definizione per le classi meno agiate – osservano l’aristocracy dallo spioncino dei tabloid, i giornali scandalistici, tendenzialmente nazionalistici, definiti anche come gutter press . Da un lato si fanno beffe, per esempio, del principe Harry che si fa paparazzare nudo a Las Vegas in compagnia di qualche signorina e svariate bottiglie di alcolici. Dall’altro, però, lo invidiano perché in fondo aspirerebbero a raggiungere quello status sociale.
“Why do we have to live ‘ through’ them?”, “Perché dobbiamo vivere ‘attraverso’ di loro?” Si chiede una domestica mentre alcuni suoi colleghi stanno spettegolando dei rispettivi padroni in una scena del film Gosford Park di Robert Altman, un ritratto delizioso dei complessi rapporti tra nobiltà e servitù, definibile anche come Master and Servant, titolo di un famoso pezzo dei Depeche Mode, oppure upstairs and downstairs. Come illustrato da Altman, “padroni” e “servi” alloggiavano nelle ville signorili, in due piani separati dalle stairs, le scale.
Us and them è un atteggiamento proprio anche della politica britannica. L’attuale Primo Ministro britannico, il conservatore David Cameron, è stato criticato per essersi circondato di ministri provenienti come lui da Eton College, una delle scuole private più prestigiose – ma anche fortemente elitarie – del Regno Unito.
D’altra parte anche l’ex premier laburista Tony Blair ha dimostrato la sua simpatia per i circoli di potere riservati a pochi eletti che decidono a porte chiuse i destini del mondo, come il Gruppo Bilderberg, del quale i media si dimenticano (?) di parlare, nonostante vi partecipino le 100 figure più influenti dell’economia, delle comunicazioni, dell’imprenditoria e della politica globale (compreso SuperMario Monti).
Ma in quale modo si manifestano “Upstairs and downstairs” e “us and them” nella lingua, se essa come abbiamo detto è legata alla cultura? La risposta è in una citazione dallo scrittore G.B. Shaw: “It is impossible for an Englishman to open his mouth without making some other Englishman hate or despise him.” In parole povere, ogni volta che un inglese apre bocca, matematicamente qualche altro inglese lo disprezzerà.
Nelle scuole più esclusive e costose del Regno Unito – chiamate paradossalmente public schools – viene insegnata la cosiddetta Received Pronunciation, RP, la pronuncia “ricevuta”, che diventa quindi un segno distintivo di appartenenza alle upper classes. La RP è un accento sociale più che geografico, in quanto viene usata nel Regno Unito soltanto dalla ristretta élite che ha avuto la possibilità di avere un certo tipo di istruzione. “Dimmi come pronunci e ti dirò a quale classe sociale appartieni.” Us and them, appunto.
Daniele Canepa
[foto di Diego Arbore]